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Ray Kroc aveva 52 anni quando incontrò i fratelli McDonald ed ebbe l'intuizione di creare la più grande catena di fast food di tutti i tempi. La sua storia dimostra che non si è mai troppo vecchi per realizzare il proprio sogno... quando si ha un sogno da realizzare.
Durante i primi anni Cinquanta, le vendite dei Multimixer, Kroc era specializzato nella vendita di mixer per milkshake, cominciarono a calare poiché le persone abbandonavano le città per andare a vivere nelle periferie e questo portò alla chiusura di molti bar e chioschi di bevande. Ma proprio allora un piccolo ristorante a San Bernardino, in California, ordinò ben otto macchinari. Dopo poco, altri negozianti sparsi per gli Stati Uniti lo chiamarono per chiedergli di vendere loro un macchinario per i frullati come quello del ristorante di San Bernardino. Incuriosito da queste richieste, Kroc andò in California per vedere di persona il tipo di ristorante che aveva bisogno di produrre quaranta frullati contemporaneamente e che era in grado di influenzare persino i suoi concorrenti più lontani. In particolare, lo stupiva il fatto che ogni Multimixer costava centocinquanta dollari, una cifra di tutto riguardo all’epoca, e che il locale in questione ne avesse bisogno di così tanti in una località così piccola e fuori mano, praticamente in mezzo al deserto. Quando arrivò sul posto, trovò un piccolo locale di hamburger che apparteneva a due fratelli, Richard e Maurice McDonald.
L'incontro con i fratelli McDonald
Il ristorante dei fratelli McDonald non somigliava a niente che Ray avesse visto prima. Non apparteneva nemmeno alla tipologia dei ristoranti drive-in tanto in voga nell’America di allora. Qui i clienti dovevano scendere dalla macchina per farsi servire. A differenza della maggior parte dei ristoranti, non aveva sedie all’interno del locale e il menù era limitato agli hamburger, le patatine fritte, le bibite gassate, i frullati e il caffè, il tutto prodotto in serie, consentendo ai clienti di ordinare e ritirare quanto chiesto in appena un minuto. I prezzi erano fra i più competitivi che si potessero trovare in giro. Ogni operazione era stata semplificata e ottimizzata al massimo, per ridurre al minimo i tempi di attesa e i costi. Inoltre, la semplificazione di ogni procedura consentiva di concentrarsi soprattutto sulla qualità di ogni prodotto.
Ray fu infatti molto colpito dalle loro patatine fritte, che i consumatori, peraltro, sembravano apprezzare moltissimo. Anche queste venivano prodotte in serie, partendo dalle patate da pelare e da lavare per eliminare l’amido. Venivano poi fritte nell’olio bollente, che era destinato soltanto alle patate e non ad altre voci del menù. Il risultato era molto invitante per sapore e croccantezza.
Kroc calcolò al volo i guadagni che avrebbe ottenuto aprendo centinaia di questi ristoranti in tutto il Paese, se ognuno di loro avesse acquistato otto Multimixer. Ma quando si avvicinò ai fratelli McDonald per esporre la sua idea, gli risposero che non erano interessati a impegnarsi in un simile progetto.
Richard e Maurice McDonald avevano già creato per conto loro una catena di franchising che aveva già otto ristoranti di hamburger nel sud della California, ma non erano interessati ad andare oltre. Non era la prima volta che i due erano stati avvicinati da soggetti allettati dal loro business, come ad esempio la Carnation Company, che si era offerta di gestire una catena di franchising a loro beneficio. Ma anche in quell’occasione i McDonald declinarono l’offerta: preferivano occuparsi della gestione del loro piccolo ristorante ed evitare ulteriori complicazioni. Uno di loro, indicando la collina che sorgeva alle spalle del ristorante disse a Ray:
“Vede lassù quella casa bianca con un grande portico davanti? Quella è la nostra casa e noi l’amiamo. La sera ci sediamo fuori sotto al portico ad ammirare il tramonto e a guardare il nostro piccolo locale qui sotto. È un posto tranquillo. Non abbiamo bisogno di problemi. Siamo finalmente in una posizione in cui possiamo goderci la vita ed è proprio quello che intendiamo fare."
A 52 anni, il meglio deve ancora arrivare
Un uomo con la personalità di Ray Kroc poteva solo rimanere deluso e scioccato da una mentalità simile, così lontana dalla propria. Tuttavia, grazie alla sua tenacia insistette fino a riuscire laddove la Carnation Company aveva fallito. Assillò i fratelli, senza mollare la presa, finché non ottenne un sì come risposta. In sostanza disse che capiva perfettamente le loro ragioni e che quindi la cosa migliore era far fare tutto il lavoro a qualcun altro: a lui, per esempio. I McDonald finirono per concedergli i diritti esclusivi per vendere il metodo McDonald nel resto del Paese. Così, a 52 anni, iniziò la sua fortuna. Molti anni dopo, Kroc avrebbe commentato:
“Avevo 52 anni, il diabete e un’artrite incipiente. Avevo perso la cistifellea e buona parte della mia tiroide, eppure ero convinto che il meglio dovesse ancora arrivare”.
Scolpisci nella tua mente queste parole di Ray Kroc: se hai una passione, se hai un sogno, qualunque età tu abbia, il meglio deve ancora arrivare!
L'AUTRICE DEL POST ANDREA LATTANZI BARCELÒ
Andrea Lattanzi Barcelò, nata a Caracas in Venezuela, abita in Italia da vent’anni. Laureata in Giurisprudenza, decide di cambiare strada e seguire la sua passione per la scrittura. Da diversi anni lavora come redattrice e traduttrice, in particolare nei settori della moda e dell’arte.
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