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Il linguaggio di cui “tratta” la Programmazione Neuro-linguistica non è soltanto il linguaggio verbale, anzi non è principalmente il linguaggio verbale: è soprattutto il linguaggio non verbale.
Noi infatti non “parliamo” al mondo e a noi stessi soltanto con la voce e con le parole. Noi “parliamo” anche, e anzi soprattutto, con il nostro respiro, il tono della nostra voce, gli occhi, il viso, i gesti, i movimenti, la postura.
Questo trucco sfrutta il portentoso apparato del modellamentonella PNL. Richard Bandler spiega questa intuizione geniale in un modo semplicissimo: “Per essere migliori, perché non copiaredai migliori?”.
Copiare dai migliori significa, letteralmente, modellare il nostro linguaggio intorno al loro linguaggio: riprodurre, replicare tutto il loro modo di essere– che si rivela al mondo (e anche a loro stessi) sempre e solo attraverso il linguaggio – e “indossarlo”. Tutto il loro linguaggio significa sia gli aspetti verbali sia soprattutto soprattutto gli aspetti non verbali, che includono, come abbiamo detto, respirazione, tono di voce, movimento degli occhi e del viso, movimenti del corpo, postura.
Il lavoro di Bandler e Grinder sul modellamento è stato così profondo e significativo che uno dei “modelli di eccellenza” oggetto del loro studio, il grande ipnoterapeuta Milton Erickson, ha detto: “Leggendo il loro lavoro su di me ho imparato molto sulle cose che ho fatto senza averne la minima idea”.
Questo è esattamente il punto: come Milton Erickson, tutti noi attiviamo processi di comunicazione che per lo più sono inconsci.
Ed ecco dove si posiziona questa tecnica veloce, l’automodellamento proattivo.
Come funziona?
Si tratta di una variante dello schema classico del modellamento: non modellerai una eccellenza ma modellerai te stesso.
E come modellerai te stesso?
In tre passi: prima acquisendo la consapevolezza del linguaggio del tuo corpo quando è in uno stato negativo o autosabotante, poi portando la tua attenzione sul modello ideale in uno stato proattivo e potenziante, infine modellando il linguaggio del tuo corpo su quel modello ideale.
Eccoli uno per uno.
PASSO 1. CONSAPEVOLEZZA DEL LINGUAGGIO DEL CORPO
Qual è il linguaggio del tuo corpo quando hai pensieri negativi? O quando pensi di non farcela? O quando sei preoccupato, deluso, stanco, triste, demoralizzato?
Fai una prova, adesso.
Pensa a quando sei stanco e domandati: com’è il tuo respiro? Affannato, corto? Oppure tendi a prendere grandi respiri o grandi sospiri? Con la bocca o con il naso?
Qual è la tua postura? Schiena curva in avanti, spalle chiuse in avanti, Testa china, occhi bassi o chiusi? Oppure testa all’indietro?
Quali sono i tuoi pensieri? Qual è la voce che corre nella tua testa, quali parole ti dici che ti dicono che sei stanco, che non ce la fai…?
Quali sono le tue parole? Quali i pensieri che esprimi a voce alta? “Basta”?; “Non ne posso più”?; “Non ce la faccio più”?; “Sono stanco”?; “Non so quanto ancora resisterò”? O quale altre parole usi?
Quali sono le tue emozioni? Sentile dentro di te.
PASSO 2. RICHIAMO DEL MODELLO IDEALE
Richiama ora quello che è già stato e potrebbe essere ancora, proprio in questo momento, il linguaggio del corpo di te stesso pieno di energia.
Richiamalo a mente oppure segnalo su un foglio.
Pensa a quando sei pieno di energia o all’idea di essere pieno di energia e domandati: com’è il respiro di chi è pieno di energia? Lento, prima di pancia e poi di petto, profondo, controllato, solo dalle narici? – Nota: questi sono solo esempi, suggerimenti, pensa tu al tuo modello ideale di respiro pieno di energia.
Qual è la postura di chi è pieno di energia? Schiena diritta, spalle spinte all’indietro, testa alta, occhi aperti e svegli? Qual è l’atteggiamento del corpo pronto all’azione? E qual è l’atteggiamento del corpo di una persona motivata, vispa e carica?
Quali sono i pensieri di chi è pieno di energia? Qual è la voce che corre nella sua testa, quali parole si dice chi è pieno di energia che gli dicono che è entusiasta, è carico, è motivato, è pronto all’azione?
Quali sono le parole di chi è pieno di energia? Quali i pensieri che esprimerebbe a voce alta? “C’mon!”; “Dai che ce la fai!”; “Vado alla grande!”; “Sono carico a mille!” O quale altre parole userebbe?
Quali, infine, sono le emozioni di chi è pieno di energia?
PASSO 3. AUTOMODELLAMENTO
Modella adesso il tuo corpo sull’ideale che hai plasmato di essere pieno di energia.
Assumi il respiro di chi è pieno di energia: attivalo adesso. Se è lento, prima di pancia poi di petto, inizia a respirare in modo lento, prima di pancia poi di petto. Se è solo dalle narici, inizia a respirare soltanto dalle narici, eccetera.
Assumi poi la postura di chi è pieno di energia. Raddrizza la schiena, spingi le spalle all’indietro, la testa in alto, gli occhi aperti e svegli…
Assumi poi i pensieri di chi è pieno di energia: pensa adessoquei pensieri. Di’ a te stesso mentalmente che sei entusiasta, sei carico, sei motivato, sei pronto all’azione…
Assumi poi le parole di chi è pieno di energia. Esprimi a voce alta i pensieri di te pieno di energia “C’mon!”; “Dai che ce la fai!”; “Vado alla grande!”; “Sono carico a mille!” O tutte le altre parole che hai individuato.
Assumi, infine, le emozioni di chi è pieno di energia? Attivale dentro di te. Sentile, falle tue, vivile, adesso. Sono queste adessole tue emozioni.
Questo è lo schema dell’automodellamento proattivo. Sforzati e forzati di modellare te stesso intorno all’ideale proattivo che individui, e sostituisci il linguaggio del corpo del tuo modello al linguaggio del corpo del tuo stato di partenza autosabotante, passivo o negativo.
E senti come subito, istantaneamente, trasformi realmente te stesso in ciò che hai modellato!
L'AUTORE DEL POST ROBERT JAMES
Robert James è NLP Master Practitioner e lavora da molti anni come coach e professionista per privati e aziende. Ricercatore assiduo dei migliori sistemi per la crescita personale e lo sviluppo delle potenzialità umane, utilizza in modo integrato diverse discipline apprese nella sua lunga esperienza e le applica principalmente per migliorare la qualità del lavoro e della vita personale. Per Area51 Publishing ha pubblicato “PNL. 10 tecniche essenziali”, “Le regole essenziali della leadership”, “Come ascoltare gli altri e farseli amici. Cura inoltre le serie di tecniche guidate sulla PNL, l’EFT, le Affermazioni e l’Autoipnosi. È membro dell’Harshaw Self-Improvement Network.
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