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“Vivi ogni stagione mentre passa…”
(Henry David Thoreau)
Ciao! Sono Emanuela Marchesano, autrice di Benessere per le 5 stagioni. Un paio di anni fa la singolare lista dei compiti per le vacanze di un professore di Fermo ha fatto il giro del Web, perché non c’erano elenchi di esercizi o di libri da leggere, ma esperienze da vivere. Se volete leggerla per intero trovate la storia qui.
Tra le altre cose, il professore suggeriva di andare a camminare sulla riva del mare, di sentirsi felici, di essere “allegri come il sole e indomabili come il mare”, di andare almeno una volta a osservare l’alba, di restare in silenzio e respirare, di cercare la compagnia di persone positive, di ballare senza vergogna, perché “ l'estate è una danza, ed è sciocco non farne parte.”
Ecco, molti di questi suggerimenti sarebbero proprio gli stessi che ci darebbe un Maestro taoista.
È particolarmente difficile scrivere degli insegnamenti taoisti, perché spesso non si tratta di fare cose straordinarie, ma di fare cose del tutto ordinarie in modo diverso. Mettendoci il cuore e l’attenzione, rimanendo collegati con quella parte piena di naturalezza che costituisce il centro di ognuno di noi.
Via le scarpe!
Una delle opportunità dell’estate è quella di liberarsi delle costrizioni abituali in molti modi. Approfittare della bella stagione per rimanere il più possibile a piedi nudi, perché senza la costrizione delle calzature il corpo ritrova più facilmente la postura corretta e le eventuali asperità del terreno (per esempio se si cammina sulla spiaggia) creano una sorta di massaggio alle piante dei piedi molto benefico per la circolazione energetica di alcuni meridiani, che si ripercuote positivamente in tutto l’organismo.
La circolazione energetica beneficia anche delle minori costrizioni nell’abbigliamento. Via tutto quello che stringe e preferenza assoluta ad abiti comodi che consentano una buona circolazione d’aria e soprattutto che permettano di muoversi in libertà, lasciando che il corpo trovi da solo il modo naturale in cui preferisce muoversi, riposare e respirare.
Infine, via anche le rigidità imposte dai ruoli o da convenzioni che si rispettano per il resto dell’anno.
Libertà dai pesi e nuove abitudini
I testi orientali abbondano di esempi dei vincoli inutili che spesso portiamo con noi senza nemmeno rendercene conto.
Una storia che viene ripetuta spesso è quella dei due monaci che devono attraversare uno stretto ponte sospeso. Davanti a loro c’è una donna che, spaventata e incapace di proseguire, blocca il passaggio. Uno dei due monaci, nonostante il divieto della loro regola di toccare le donne, alla fine la prende in braccio e la trasporta fino in fondo al ponte, sbloccando così la situazione e lasciandola andare subito dopo. Ma l’altro monaco rimane silenzioso e offeso fino alla fine della giornata, quando finalmente si fermano per riposare. A quel punto non riesce più a trattenersi e sbotta contro il compagno, accusandolo di avere infranto la regola di non toccare alcuna donna. Al che il primo monaco risponde: “Io, però, la donna l’ho lasciata alla fine del ponte, mentre tu a quanto pare l’hai portata con te per tutto il giorno!”.
Questa storia aiuta a capire quante cose a volte continuiamo a portarci sulle spalle anche quando non ce n’è più bisogno.
L’opportunità dell’estate è anche quella di posare carichi che ormai sono diventati inutili. Qualsiasi cosa ci venga voglia di fare nel tempo libero facciamola, se non è dannosa per noi stessi o per altri. Anche e soprattutto se è qualcosa che esce completamente dagli schemi abituali e ci sembra di non avere le caratteristiche “giuste” per farla.
Nutrire l'energia della stagione
Secondo la concezione ciclica di tutte le arti taoiste, quello che si fa prima influenza necessariamente quello che viene dopo. A volte un passo della Forma del Tai Chi risulta goffo e sgraziato solo perché il passo precedente non è stato eseguito correttamente. Il modo in cui si vive l’estate e si nutre l’energia della stagione influenza come ci si sentirà in autunno e questo, a sua volta, influenzerà come si affronterà l’inverno.
L’estate è una buona occasione per nutrire l’energia in generale e in particolare quella del meridiano del Cuore e dei meridiani collegati. In buona parte questo si fa proprio con naturalezza, come suggerisce il professore di Fermo: frequentando persone positive che ci facciano sentire benessere e calore umano, danzando, respirando a pieni polmoni davanti a uno scenario naturale.
È una buona idea anche indossare o portare con sé qualcosa di rosso, approfittare di tutta la bellezza che c’è nel mondo per lasciarsene riempire e nutrire, che si tratti della riva del mare, di un paesaggio naturale o degli alberi di un parco cittadino. Prendersi alcuni istanti per osservare l’alba o il tramonto, momenti di passaggio del giorno da sempre associati anche alla trasformazione interiore.
Coltivare spazi di silenzio e di solitudine, ma anche godere della buona compagnia ed esprimere i sentimenti con sincerità, quando ne vale la pena. Ridere quando se ne presenta l’occasione. E fare del proprio meglio, sempre, per essere felici.
L'AUTRICE DEL POST EMANUELA MARCHESANO
Emanuela Marchesano collabora dal 1988 con diversi editori come traduttrice e dal 1999 con testate giornalistiche a diffusione nazionale per la redazione di testi, principalmente per quanto riguarda le medicine non convenzionali e la fitoterapia.
Studia Qi Gong e Tai Chi Chuan stile Yang dal 1994, con diversi approfondimenti presso altre Scuole in Italia e in Francia. Istruttrice di Tai Chi Chuan e Qi Gong dal 2009.
Ha pubblicato, in ebook e audiobook, Benessere per le 5 stagioni.
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