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LA VIA DEL VERO GUERRIERO È MENTALE

Autore del post: Mark Johnson
Come la bramosia, come l’avidità, come l’avarizia, come l’odio, l’invidia è uno dei peggiori veleni della mente.
Se vuoi avere la mente libera, caccia l’invidia dalla tua mente. Sempre. Sforzati di farlo ogni volta che senti che quel veleno si inietta nella tua mente.
Riconoscere il fatto di provare invidia è già un ottimo modo di iniziare. Tutti proviamo o abbiamo provato invidia. Non è un atteggiamento naturale, è un effetto del condizionamento sociale, il frutto dell’energia “di campo” del nostro tempo ipercompetitivo, votato unicamente all’affermazione esteriore, al riconoscimento sociale, al successo a scapito di qualunque morale, al materialismo e al consumismo sfrenati.
Non è l’energia che deve abitare nella tua mente e nel tuo cuore, se vuoi veramente essere libero, se vuoi veramente vincere le tue battaglie, se vuoi veramente trovare la tua pace.
L’energia dell’invidia perciò non deve appartenerti, cacciala via, come si caccia via con fastidio una mosca che ti ronza persistente intorno.
Invidiare gli altri, poi, è un spreco di tempo. Spendi il tuo tempo saggiamente. Se non riesci a gioirne, fregatene dei successi degli altri, non ti riguardano, e di sicuro non impediscono di raggiungere il tuo, di successo. L’universo non funziona come la nostra epoca ci fa credere: funziona all’opposto. “Più per tutti e meno per nessuno”, dice l’universo. E aggiunge: “Non c’è nessun altro che possa occupare il tuo posto al posto tuo”. Ognuno ha il suo sogno, ognuno ha il suo obiettivo; ogni sogno, ogni obiettivo è sempre diverso, sempre unico. Nessuno può avere il tuo esatto obiettivo, nessuno può avere il tuo esatto sogno. Perciò, nessuno ti sta rubando nulla, nessuno sta vincendo a scapito tuo, nessuno ti sta battendo o sconfiggendo.
Mantieni la mente occupata da questa affermazione: Più per tutti e meno per nessuno. L’universo non funziona per sottrazione, ma per crescita, per espansione. Invece di occuparti del successo dell’altro e invidiarlo, desiderando che non lo abbia o che finisca presto, concentra tutte le tue energie sul tuo successo, sul tuo obiettivo.
E cerca il tuo vero successo, che non è materiale ma spirituale. Esercita il distacco, il no attaccamento, l’imparzialità, porta la tua attenzione dentro di te, non fuori di te, accetta che ciò che ti accade è il risultato del tuo modo di pensare e che puoi cambiare la tua realtà cambiando il tuo modo di pensare.
Per vincere, bisogna sconfiggere se stessi. Questo è il vero duello finale del moderno samurai, questo il vero trionfo dell’eroe che porta beneficio a tutta l’umanità, e così fa davvero la differenza.
LASCIA ANDARE CIÒ DI CUI NON HAI BISOGNO
Per praticare la via del non attaccamento, che ti permette di vivere con distacco, equanimità e imperturbabilità ogni evento della vita, e che ti libera dal desiderio e dalla paura delle cose esteriori, perché ti conduce alla felicità, che è sempre e solo interiore, ricorda sempre a te stesso di lasciare andare il possesso di ciò di cui non hai più bisogno. Se una cosa non ti porta alcun beneficio per la tua crescita personale, è inutile averla o praticarla ancora. Se infatti non lascerai andare la zavorra di cui puoi liberarti, non farai altro che continuare ad accumulare e accumulare inutile spazzatura, che ti appesantirà, ti tirerà giù.
Liberati da tutto quello che non ti serve, da tutto il superfluo: lascialo andare. Soltanto con questa decisione e la conseguente azione ti sentirai sempre meglio.
E liberati, sempre di più di tutto il passato inutile. È soprattutto quello, che non ti serve. Dobbiamo accettare tutti il fatto che la nostra vita è in parte incontrollabile. Molte delle cose che ci accadono, accadono e basta, e anche gli errori che abbiamo commesso, li abbiamo commessi e basta. Oggi non li rifaremmo più, certo. Ma quando li abbiamo commessi eravamo diversi, eravamo altri da adesso,eravamo laggiù, indietro, nel passato che non c’è più. Bene. Non ti resta perciò altro da fare che accettare gli errori fatti, perdonare quel te stesso che sta laggiù nel passato, fare tesoro della lezione imparata, e voltare pagina, scaricando la zavorra del passato, come una mongolfiera scarica la zavorra che le impedisce di prendere il volo.
Liberati, alleggeriti dal passato, non ti serve più. Non stare a rimuginare, a recriminare (“Se invece di, avessi fatto… Se avessi avuto la possibilità… Se solo mi fossi accorto… Se solo non fossi stato così stupido…”): scarica la zavorra dei sensi di colpa, e vola avanti nella tua vita.
Gesù insegnava che nemmeno un capello sulla nostra testa può crescere per nostra volontà. Non sappiamo quanti giorni ci sono dati, non sappiamo cosa ci attende oggi, o domani. Possiamo solo essere pronti a ricevere, accogliere e accettare. Accettare ciò che giudichiamo negativo, e imparare da esso, e riconoscere con gioia ciò che di bello ci accade, ringraziando per esso, senza darlo per scontato ma senza neppure avere paura di perderlo. Dobbiamo davvero, sempre di più, imparare a vivere nel presente, a tenere la nostra mente nel e sul presente. E per farlo non ci serve altroché mantenere il giusto atteggiamento mentale.
Perché se è vero che non possiamo controllare ciò che accade nella nostra vita quotidiana, possiamo controllare il nostro modo di pensare la nostra vita, possiamo stabilire la direzione della nostra vita e seguirla.
E così facendo, questo è il miracolo dell’universo, ci accorgiamo, ogni giorno sempre di più, che possiamo davvero creare la nostra migliore vita. Ci accorgiamo che i pensieri, sempre, diventano cose.